La mattina del Giovedì Santo
La mattina del Giovedì Santo è il momento dell' intimità della fede. La pietà del nostro popolo che nella chiesa di San Giuseppe, a porte chiuse, si accosta al simulacro per riporre nell'urna le camelie e confidare attese, speranze, delusioni, amarezze, dolori, lutti. Chi può sindacare sulla fede di ciascuno ? Nessuno, neanche tra i raffinati teologi o sui pseudo depositari delle verità, può sindacare su questi gesti della pietà popolare. Una cosa è la liturgia, altro è la fede popolare additata come esempio anche dal magistero petrino. Lo stesso papa Francesco ha più volte ricordato come la fede va trasmessa con il linguaggio della pietà popolare. Mi fanno paura certi depositari delle verità che snobbano i segni condivisi dal popolo. Sono quei pastori che non riescono a percepire l'odore delle pecore. Augusta custodisce un patrimonio di fede che narra nel corso della Settimana Santa, con il linguaggio del popolo, la centralità dell' Eucaristia e l'itinerario della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Abbiamo tutti il dovere di custodire questi segni e trasmetterli alle future generazioni (Pino Carrabino).